Ieri l’Amministratore delegato di Atlas Advanced technologies Valerio Grassi ha participato al Cybersecurity Summit a Milano, organizzato da The Innovation Group.
Il tema è centrale in ambito di Industria 4.0, perché spesso le interfacce delle macchine utensili che vengono interconnesse in rete si basano su sistemi operativi oramai obsoleti e non più manutenuti, tipicamente su base Windows Xp oppure addirittura Win95.
Le PMI inoltre non hanno una divisione interna di IT che possa gestire e proteggere la rete aziendale, la cultura di base è quella della meccanica e non quella della informatica.
Spinte anche dagli incentivi fiscali , le imprese comunque avviano progetti verso la digitalizzazione e la interconnessione dei macchinari, senza però avere risorse per governare il processo.
Il processo è di per se “disruptive”, ma senza un approccio adeguato rischia di mettere a repentaglio la operatività della azienda. Immaginate un attacco su sistemi Windows obsoleti che fermi la capacità produttiva?
Atlas Advanced Technologies si propone di affiancare le PMI in questo percorso, affinché Industria 4.0 si una opportunità e non una minaccia.
Contattaci oggi stesso per conoscere le nostre proposte per proteggere la tua azienda e il tuo valore più grande : le tue idee.
La intervista di Valerio Grassi, CEO Atlas Advanced Technologies, ai microfoni di Italia Channel ( su piattaforma Sky Italia e DTT) durante la fiera MECSPE 2019 a Parma.
Atlas Advanced Technologies crede fortemente che i dati siano il petrolio della nuova economia. I dati devono essere interpretati e gestiti, resi fruibili ed aggregati pur venendo da piattaforme differenti.
Per questo siamo in grado di proporvi soluzioni di Business Intelligence, sviluppate ed integrate nella piattaforma di Microsoft 365 dal nostro partner Prometeo Go2tec, oltre a soluzioni di IoT customizzate.
Non solo le grandi aziende sono in grado di analizzare e gestire ampi flussi di dati (Big Data), lo stesso paradigma si può applicare alle PMI dove con solo un clic possiamo visualizzare in tempo reale, dove, quando e a chi stiamo vendendo.
Lo stesso possiamo fare con i dati che provengono dalla produzione, dal magazzino e dai dispositivi IoT, per produrre in maniera efficace e in realtime.
Siamo pronti a presentarvi le nostre soluzioni di Business Intelligence. Scoprirete che il futuro della manifattura è già oggi.
Abbiamo fissato la data per il nostro corso “Industria 4.0, prospettive & opportunità” organizzato in collaborazione con la “Fondazione Le Vele”
Giovedì 28 febbraio 2019 presso la unità operativa di Trezzano sul Naviglio, via Leonardo da Vinci 43.
Agenda:
9.00 – 10.30 Introduzione, il paradigma della Industria 4.0 e la digital transformation, gli strumenti fiscali al servizio delle PMI (Valerio Grassi, Università degli Studi di Milano-CEO Atlas Advanced Technologies)
10.30 – 11.00 Coffee break
11.00 – 12.30 La tecnologia applicata alla Industria 4.0: la organizzazione della attività produttiva, il Computer Aided Manufacturing, i sistemi gestionali di fabbrica (Alessandra Lattuada, Atlas Advanced technologies)
12.30 – 14.00 Lunch Break
14.00 – 15.30 Comprendere il processo, descrivere le procedura per la digitalizzazione ( F. Cilento, A.Grassi, Psicologia ad Alto Potenziale)
15.30-15.45 Coffee break
15.45 – 17.15 Marketing nelle imprese digitalizzate ( Andrea Boaretto, MIP Politecnico di Milano School of business, CEO Personalive srl)
17.15 -> Q&A , momento di discussione e domande con i docenti
Durante la giornata svilupperemo i concetti che governano la quarta rivoluzione industriale e le tecnologie correlate, come finanziare il cambiamento e vincere le resistenze che inevitabilmente frenano la innovazione. Capiremo inoltre che non basta cambiare il modo di produrre, ma dobbiamo anche cambiare la nostra prospettiva di marketing che rispecchi il reale cambiamento aziendale che stiamo perseguendo.
Segreteria organizzativa: atcomunicazione@iol.it, tel. 335 1850403
Continuo il mio viaggio nel mondo che si sta evolvendo verso la quarta rivoluzione industriale. Sempre più mi convinco che la medesima strada viene percorsa da due soggetti distinti che devono però convergere verso un unico modello: da una parte vi sono le big e le medium-size enterprises. Sono mediamente strutturate con una divisione interna di R&D, un Chief Data Officer e una divisione interna di IT. Loro sono di fatto Industria 4.0-ready.
Dall’altro lato della strada vi è la tipica PMI italiana, che rappresenta buona parte del “fare impresa” in Italia. Sinora si è evoluta introducendo nuove macchine e stampando su carta i disegni provenienti dall’ufficio tecnico .
Ma adesso il tutto sto rapidamente cambiando, arriva un sistema gestionale di fabbrica che interconnette le macchine. Non vi è più solo un CAD 3D ma in officina arriva anche il CAM ( Computer Aided Manufacturing) . Vi sono una serie di dati digitali da gestire ed immagazzinare. L’imprenditore si trova spiazzato, a volte vorrebbe dire la fatidica frase “si stava meglio prima” . Invece la digitalizzazione è per lui una grande risorsa, anche se non se ne è ancora accorto: trasforma il know-how della azienda da un asset intangibile ( spesso tramandato per tradizione orale) a qualcosa che può essere messo sul piatto di una bilancia. Adesso l’intero sistema produttivo della sua azienda ( anche se fosse composta da una sola macchina utensile) diviene una procedura codificata che permette di produrre con efficienza e profitto.Questo accade anche se cambia la macchina, anche se cambiano le persone.
Inoltre accumula i dati più disparati e i processi si comprendono meglio e si armonizzano.
Qui però nasce un problema da affrontare presto e bene: come proteggo il patrimonio digitale della azienda?
Serve a poco dire ” i dati sono sul server ” , “la password la ho solo io !
Qualcuno potrebbe tranquillamente entrare in azienda nottetempo e rubare il server….e poi leggere da un disco i dati collegandolo ad un’altra macchina.
“ho fatto il backup su un disco esterno”: interessante….siamo sicuri di aver fatto un backup corretto? siamo certi di affidare ad un dispositivo da poche decine di euro tutto il nostro business e le conoscenze sedimentate in decenni di attività?
“ho messo i dati nel cloud”, pare di essere al sicuro allora. Ma dove sono i nostri dati? Siamo certi che nessuno possa aprire i nostri file e carpire ogni segreto di quel prodotto che voglio brevettare?
Poi interviene anche la normativa europea GDPR, la quale complica ulteriormente le cose.
Proveniamo da un mondo dove per i dati siamo “truly paranoid” . Abbiamo pertanto sviluppato un prodotto innovativo in grado di immagazzinare i dati in un luogo virtuale che Mac e Windows ( ma anche Linux, of course….) vedono come una cartella condivisa in rete . Ma i dati vengono crittografati in modo che nessuno possa leggerli , anche se sottraggo i dischi e provo ad installarli in un nuovo computer.
Ma se l’hardware viene rubato, come recupero i miei dati?
A cadenza periodica i dati, attraverso un canale sicuro vengono compressi e immagazzinati con una opportuna crittografia in un cloud remoto all’ esterno dell’azienda.
Ho un disastro in azienda, ho subito un furto, un incendio ha distrutto il mio HW.
Il mio bene più prezioso: i miei disegni, le procedure con cui realizzo i miei prodotti, i progetti futuri sono al sicuro .
In una cassaforte dove solo io ho le chiavi e dove nessuno può guardare.
Abbiamo chiamato questo prodotto AtlasVault : La cassaforte per i dati della Industria 4.0 ( e per tutti coloro che hanno un valore digitale da proteggere), che risponde pienamente alla normativa GDPR.
Contattaci ad atlas-at@atlas-at.com per capire come possiamo aiutarti nel proteggere il bene più prezioso: le tue idee.
Molti parlano di Industria 4.0, ma cosa è realmente ?
Negli ultimi mesi ho partecipato a molti incontri, ma le idee non sono chiare. Vi sono aziende strutturate , con divisioni IT all’interno e sistemi interconnessi già da tempo. Propongono attività di consulting e per loro la “piccola impresa” fattura più di 30 mln di Euro ed è sopra i 300 dipendenti .
Forse non comprendiamo quale sia il tessuto produttivo italiano in ambito manifatturiero, dove spesso le aziende non arrivano a venti dipendenti , pur avendo idee e tecnologia che le portano ad essere competitive in scenari sovente internazionali.
Industria 4.0 non è qualcosa solo per i grandi gruppi, ma soprattutto un nuovo paradigma per produrre mettendo al centro l’Uomo. La “fabbrica” perde la sua connotazione legata alle azioni ripetitive ed alienanti per divenire invece il luogo in cui esprimere i propri talenti.
Il mondo manifatturiero è dove si esprime al massimo il concetto del “made in Italy”, il plasmare la materia sino ad ottenere un oggetto funzionale ad uno scopo. In una officina moderna non vi è più il rumore sordo delle macchine ma il ritmo sincopato delle operazioni di un sistema a controllo numerico , il tutto gestito dalla danza di un robot.
L’imprenditore , soprattutto se piccolo, è intrinsecamente un innovatore . Ha avuto una visione a lungo termine per poter far sopravvivere la impresa contro la congiuntura negativa della crisi del 2008 e traghettarla sino ad oggi.
Adesso però risulta spaesato in un mondo che da una parte lo blandisce con incentivi fiscali e finanza agevolata, dall’altra gli propone nuovi sistemi per produrre di cui non comprende appieno le potenzialità mentre gli raccontano di protocolli di telemetria, big data, manutenzione predittiva
Eppure la transizione è inevitabile. Inevitabile per continuare ad essere competitivo e a rendere solida la sua azienda. Perché è proprio così: per un imprenditore di una PMI la azienda è simile ad una bottega rinascimentale, dove la parte più importante non è il profitto ma le idee , il perpetuarsi di una Scuola.
Per questo ho fondato Atlas Advanced Technologies.
Provengo da un mondo che sviluppa idee per trasferirle a tutti, che fa della trasmissione della conoscenza la sua “mission” principale. Mi sono accorto di come sia possibile ricreare in moduli funzionali ed a un costo accessibile ad una PMI infrastrutture che sono tipiche dei laboratori di ricerca in cui ho operato, in modo che possano essere attori e non elementi passivi della quarta rivoluzione industriale.
Perché è nella fragranza dei cornetti offerti dal proprietario che si spande in officina durante il turno del sabato mattina che si comprende come questo sia un valore da proteggere e da promuovere, nella più vera tradizione italiana della fabbrica al servizio dell’Uomo.
Noi di Atlas Advanced Technologies ci proponiamo per camminare a fianco di coloro che vogliano intraprendere questo percorso.
Valerio Grassi
CEO& Founder Atlas Advanced Technologies
un ottimo articolo su ” The Innovation Post” che racconta la nostra storia: